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Digiuno: Benefici e Controindicazioni

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Il digiuno è una pratica millenaria, che ha radici in molteplici culture e tradizioni. Oggi, il digiuno è al centro di numerosi studi scientifici, in quanto, se condotto in maniera controllata, può portare diversi benefici. Prima di esplorare la questione in profondità, è importante sottolineare l’importanza di non intraprendere pratiche di digiuno fai-da-te. Le conoscenze scientifiche necessarie per condurre un digiuno in maniera sicura non sono alla portata di tutti. Pertanto, è fortemente raccomandato consultare un medico e un nutrizionista esperto prima di iniziare qualsiasi regime alimentare restrittivo.

Il digiuno è la privazione, totale o parziale, di nutrienti per un determinato periodo. L’organismo, durante il digiuno, ricorre all’energia accumulata sotto forma di grasso per continuare a vivere e funzionare. La pratica del digiuno è stata una costante nella storia umana, talvolta imposta dalla mancanza di cibo, talvolta utilizzata come pratica spirituale o terapeutica. Di recente, la scienza ha iniziato a prestare particolare attenzione a questa pratica, notando che una riduzione dell’apporto calorico può contribuire a mantenere un buon livello di salute e ad aumentare la longevità.

Le reazioni dell’organismo al digiuno variano in base al tipo e alla durata del digiuno stesso. Durante la digestione, i nutrienti degli alimenti vengono trasformati in sostanze più semplici, che possono essere assorbite dall’organismo. Nel caso in cui non vengano introdotti nuovi nutrienti, ovvero in caso di digiuno, l’organismo reagisce in diversi modi:

  1. Diminuzione della concentrazione ematica di glucosio: il livello di glucosio nel sangue diminuisce.
  2. Scissione del glicogeno per produrre glucosio: il fegato scompone in glucosio il glicogeno accumulato in precedenza, per mantenere a livelli fisiologici il glucosio nel sangue.
  3. Utilizzo di amminoacidi e proteine per produrre glucosio: se il digiuno si protrae oltre 24 ore, l’organismo inizia a utilizzare le proteine muscolari per produrre glucosio, dato che le riserve di glicogeno non sono più sufficienti.
  4. Utilizzo di chetoni per produrre glucosio: nel digiuno prolungato (più di 24 ore), l’organismo utilizza i chetoni (sostanze prodotte dal fegato a partire dai grassi) per produrre il glucosio necessario.

Ma quali sono le conseguenze di tutto ciò?

 

Pro del Digiuno:

 

  • Può contribuire al raggiungimento e mantenimento del peso forma.
  • Può migliorare la sensibilità all’insulina e aiutare a controllare i livelli di zucchero nel sangue.
  • Può stimolare l’autofagia, un processo che aiuta le cellule a ripulirsi e rigenerarsi.
  • Può contribuire a migliorare la salute cardiovascolare.
  • Può migliorare le funzioni cognitive.
  • Può favorire la longevità.

 

Contro del Digiuno:

 

  • Può portare a carenze nutrizionali se non gestito correttamente.
  • Può provocare sintomi sgradevoli come mal di testa, stanchezza, irritabilità e difficoltà di concentrazione.
  • Può essere dannoso per persone con disturbi alimentari o con particolari condizioni di salute, come diabete o problemi cardiaci.
  • Può portare alla perdita di massa muscolare se prolungato eccessivamente.
  • Potrebbe aumentare lo stress ossidativo se non accompagnato da un’alimentazione equilibrata e ricca di antiossidanti.

 

Principali forme di digiuno:

 

Digiuno intermittente: Questa è una delle forme di digiuno più popolari e include diverse varianti. Il principio comune è che si alternano periodi di alimentazione e di digiuno. Alcuni esempi includono il modello 16/8 (dove si mangia in un arco di 8 ore e si digiuna per 16), il modello 5:2 (dove si mangia normalmente per 5 giorni a settimana e si riduce l’apporto calorico a circa 500-600 calorie per i restanti 2 giorni), e il modello ‘Eat Stop Eat’ (dove si digiuna completamente per 24 ore una o due volte a settimana).

Digiuno a giorni alterni: In questa forma di digiuno, si alternano giorni di alimentazione libera e giorni di digiuno completo o di forte restrizione calorica.

Digiuno prolungato: Questo tipo di digiuno implica l’astensione completa dal cibo per un periodo di tempo prolungato, solitamente superiore a 24 ore. Questo dovrebbe essere fatto solo sotto la supervisione medica, dato che può avere effetti collaterali significativi se non gestito correttamente.

Digiuno secco: Questo è un tipo di digiuno in cui non si consumano né cibo né bevande per un periodo di tempo. Anche questo tipo di digiuno può essere rischioso e dovrebbe essere fatto solo sotto la supervisione medica.

Digiuno terapeutico: Questo tipo di digiuno viene utilizzato per scopi di salute specifici e viene spesso supervisionato da un professionista sanitario. Può includere il digiuno da particolari tipi di cibo, come un digiuno da zucchero o da glutine.

Digiuno religioso: Molti gruppi religiosi praticano forme di digiuno. Ad esempio, durante il Ramadan, i musulmani digiunano dall’alba al tramonto per un mese. Allo stesso modo, i cristiani possono digiunare durante la Quaresima, e gli ebrei digiunano durante Yom Kippur.

 

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